L’AMBIENTE E IL VERDE A DAIRAGO – Webinar 27 Maggio 2021

08
Giu

L’AMBIENTE E IL VERDE A DAIRAGO – Webinar 27 Maggio 2021

“Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”

Partendo da questo proverbio del popolo Navajo possiamo capire come tutte quelle azione che vengono compiute dagli uomini oggi sulla terra avranno sicuramente delle ripercussioni nel prossimo futuro.

Per comprendere meglio l’argomento partirei dalla definizione dei servizi ecosistemici ovvero sono tutti quei servizi che i sistemi naturali generano a favore dell’uomo e garantiscono la vita di tutte le specie sulla terra.

I servizi ecosistemici si possono classificare in tre categorie: servizi ecosistemici di regolazione, servizi ecosistemici di approvvigionamento, servizi ecosistemici culturali. Alla base di queste tre categorie ci sono i servizi ecosistemici di supporto alla vita che sono quelli essenziali per garantire tutti gli altri.

I servizi ecosistemici di regolazione sono tutti quei servizi che regolano i gas immessi nell’atmosfera, influenzano il clima del nostro pianeta, prevengono l’erosione del suolo, proteggono dai dissesti idrogeologici, controllano l’impollinazione e garantiscono habitat per la biodiversità fornendo spazi vitali a piante ed animali.

I servizi ecosistemici di approvvigionamento sono cibo, materie prime e acqua dolce che troviamo direttamente in natura e permettono la sussistenza alle diverse specie viventi presenti sul nostro pianeta.  

I servizi ecosistemici culturali sono di una fonte di ispirazione per arte, folklore, cultura, architettura e in diverse società forniscono gli elementi di educazione formale ed informale. A questi si aggiungono i valori estetici ovvero tutti i meravigliosi scenari e paesaggi offerti dal nostro pianeta che si ricollegano ai valori ricreativi ovvero a tutte quelle attività sportive, turistiche e ludiche che si possono svolgere in questi ambienti.

I servizi ecosistemici a supporto sostengono e permettono la fornitura di tutti gli altri tipi di servizi. Sostengono la riproduzione, l’alimentazione, il rifugio per specie animali e il mantenimento dei processi evolutivi. Hanno impatti indiretti e a lungo termine sulle persone.

I servizi ecosistemici offrono all’umanità benefici e vantaggi importanti, nonostante ciò, l’uomo è intervenuto in modo scriteriato provocando una compromissione di buona parte di essi negli ultimi 50 anni.

L’amministratore locale insieme a tutti gli altri stakeholder (scuola, associazioni, cittadini, etc.) può, attraverso l’utilizzo di diversi strumenti, intervenire in modo proficuo nella gestione del verde all’interno del territorio del proprio comune.

Come si può intervenire?

Realizzando un censimento del verde, strumento importante poiché permette di valutare stato di salute e le caratteristiche biometriche delle piante. Questa attività è preparatoria per la programmazione della manutenzione del verde e le relative stime economiche necessarie alla realizzazione.

Redigendo il regolamento del verde pubblico e privato dove sono raccolte tutte le disposizioni applicabili ai giardini pubblici e privati. Ha l’obiettivo di garantire la fruibilità degli spazi verdi e prevenire eventuali danni causati da malagestioni. Inoltre tutela la corretta gestione degli alberi di pregio e monumentali posti sul territorio.

Costruendo il piano del verde, strumento ad integrazione della pianificazione urbanistica che ha lo scopo di delineare il profilo verde di un determinato territorio dove si programmano interventi di valorizzazione e sviluppo nel medio lungo periodo.

Il bilancio del verde è un documento richiesto dalla normativa, consiste nella comunicazione da parte dei comuni con più di 15000 abitanti di un bilancio dove vengono indicati il numero di alberi piantati e gestiti. Il numero di alberi piantati deve essere uguale al numero di bambini nati.  Anche se il comune di Dairago non ha questo obbligo riteniamo molto importante questa attività e pensiamo che sia importante attuarla visti i benefici che porta alla collettività.

Alla base di una buona manutenzione del verde c’è la definizione di un cronoprogramma annuale con riportate tutte le attività da svolgere e le relative scadenze. Per valutare la corretta realizzazione delle attività programmate dovranno essere fissati parametri precisi in grado di capire la qualità dei lavori svolti. Grazie a questi due elementi si potranno stabilire le risorse economiche necessarie allo svolgimento di queste attività. Al fine di monitorare la qualità dei servizi, oltre all’osservazione diretta e indiretta, è utile introdurre indicatori specifici e monitorare i relativi dati.

L’educazione ambientale ha lo scopo di sensibilizzare i comportamenti delle persone verso i temi che riguardano l’ambiente. Si basa sul coinvolgimento diretto degli individui che attraverso il contatto diretto con gli elementi naturali maturano quella conoscenza e rispetto verso la natura e il verde.

Le associazioni sul territorio devono essere valorizzate e supportate nella progettazione e realizzazione di progetti, attività ed iniziative che perseguono lo scopo di sensibilizzare la popolazione su temi legati all’educazione ambientale. Ricordiamo che da qualche tempo è nata sul territorio Dairaghese la sezione locale di Lega ambiente.

Oltre alle associazioni altro ruolo chiave in questa attività lo svolgono le GEV ovvero Guardie ecologiche volontarie. Sono cittadini che adeguatamente formati svolgono ruolo di pubblico ufficiale con il compito di vigilanza ecologica verificando il rispetto della normativa ambientale.

L’ultimo elemento, ma per questo non meno importante,  passa dalla valorizzazione delle aree verdi presenti sul territorio comunale. Pertanto, occorrerà porre l’attenzione sul nostro piccolo polmone verde ovvero il Parco delle Roggie.

È stato istituito con deliberazione della Giunta Provinciale n. 849 del 12/11/2007, ha una superficie di oltre 500 ettari ed è distribuito sul territorio di tre comuni Magnago, Arconate e Dairago.

In passato era dominato da brughiere e seminativi, ad oggi troviamo un paesaggio prettamente agricolo dove prevalgono le coltivazioni di cereali e foraggi. La denominazione trae origine dal nome che compare sulle antiche mappe catastali di alcuni boschi presenti nel territorio del comune di Magnago.

Il 28/01/2011 tra i tre comuni è stata sottoscritta una convenzione dove è stato riconosciuto il Comune di Magnago come soggetto capofila. Gli organi di gestione del parco sono: l’assemblea composta dai sindaci dei tre comuni, il presidente incarico ricoperto a rotazione biennale da un sindaco, il direttore ruolo ricoperto a rotazione biennale da un tecnico ed il comitato tecnico che è composto dal Direttore e dai tecnici comunali.

Il Comune di Magnago, in qualità di soggetto gestore, redige in accordo con le amministrazioni comunali e con tutti gli attori coinvolti il programma pluriennale degli interventi. Il PPI È un documento con cui l’assemblea indica gli indirizzi e decide le azioni di intervento sul parco, ha valenza decennale, individua le opere e le azioni concrete che si andranno a realizzare e determina le risorse economiche necessarie e le modalità di finanziamento.

Per poter valorizzare il parco è necessario introdurre una serie di elementi come: attivare iniziative e/o programmi di educazione ambientale coinvolgendo gli istituti scolastici presenti sul territorio; favorire i collegamenti nel verde verso il parco regionale del Ticino e verso altri parchi locali circostanti (Roccolo, Mulini, Alto milanese, etc.); coinvolgere tutta la cittadinanza e le associazione presenti sul territorio Dairaghese in azioni di tutela, valorizzazione e gestione dell’area protetta; attuare azioni di marketing territoriale e promozione del parco per guidare il rilancio e lo sviluppo del nostro territorio dal punto di vista economico e sociale.

 

La Presentazione 

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